servo di Dio, martire, n. a Soneja (Castellòn-Spagna) il 25 gennaio 1877; prof. a San Vicente dels Horts il 27 settembre 1901 ; m. a Molìns de Rey il 26 luglio 1936.
(cfr. E. Valentini – A. Rodinò, Dizionario biografico dei salesiani, a cura dell’ufficio stampa salesiano, Torino, S.G.S., 1969, p. 40).
All’età di 20 anni fu assunto come domestico nell’istituto salesiano di Barcelona. Più tardi preferì lavorare per una ricompensa più elevata, e divenne aspirante. Dopo il noviziato a Sarria, il suo umile apostolato si svolse sempre nella medesima casa come cuoco, e tutte le sue premure erano continuamente a servizio dei confratelli. Persino al mercato, dove ogni giorno faceva le sue compere, fu tosto stimato da tutti. Perciò i superiori ponevano in lui piena fiducia. All’inizio della rivoluzione marxista (1936) dovette nascondersi in casa di amici. Dopo una visita fatta a San Vicente dels Horts, fu arrestato da una pattuglia rossa, e quando i soldati seppero che era religioso, senz’altro lo fucilarono nelle vicinanze di Barcelona. Il processo diocesano di beatificazione fu introdotto il 15 dicembre 1953.